La mia cena all’Alice in a Fantasy Book di Shinjuku
Oggi voglio parlarvi della mia esperienza all’Alice in a Fantasy Book di Shinjuku, una delle cene più piacevoli di quest’ultimo viaggio!
Ma andiamo per ordine: prima di ogni viaggio vengo presa sempre da una specie di sacro fuoco che mi spinge a sedermi davanti al pc e cercare informazioni sul Paese che andrò a visitare, e così senza che me ne accorga sono passate due ore e mezza in cui non ho fatto altro che prendere appunti comprensibili solo a me medesima e sognare a occhi aperti strade, parchi, negozi… e ovviamente ristoranti!
Sono assolutamente convinta che metà di una vacanza sia l’idea della vacanza stessa (motivo per cui è bene informarsi su cosa troveremo davvero una volta sul posto, onde evitare cocenti delusioni) e nel caso di un luogo che ci ispira particolarmente questo valga doppio. Quando ho scritto che tutti i mesi prima del mio capodanno giapponese usavo l’idea del viaggio per rilassarmi non mentivo: mi bastava davvero pensare ai futuri giorni d’inverno in terra nipponica per sentirmi meglio. Oltre a usare il Giappone come anti-stress, però, facevo anche altro: guardavo video, ricontrollavo le cose da preparare, discutevo i dettagli con i miei compagni di viaggio… e cercavo nuovi luoghi da scoprire, ovvio. Con Kyoto era più semplice: sapevo già di dover fare una lista di luoghi storici da visitare, tutto stava nel decidere quali mi/ci interessavano di più.
Ma Tokyo è talmente immensa e piena di possibilità che già decidere cosa cercare è un (piacevolissimo) impegno! Un giorno ho cominciato a cercare informazioni sui ristoranti a tema: sono sempre stata una Disney (fino ai primi 2000)-dipendente e Disneyland Paris mi ha insegnato ad apprezzarli, tanto più che da classica italiana un luogo che unisca una mia passione (in questo caso le atmosfere fiabesche) al cibo non può che farmi felice. È stato allora che un particolare ristorante ha catturato la mia attenzione: l’Alice in a Fantasy Book nel quartiere di Shinjuku.
Questo ristorante si trova letteralmente a due passi dalla famosa entrata di Kabukicho. I giapponesi hanno una passione per i ristoranti “stranieri” dai nomi un po’ strani (si potrebbero creare raccolte fotografiche con quelli dei ristoranti italiani!) e questo (soprattuto nella sua versione completa, Fantasy Dining Alice in a Fantasy Book) non fa eccezione, ma una volta viste le foto sul web ero davvero curiosissima di visitarlo!
E così, una volta tornati dal nostro tour dalle parti di Hakone (ricordate?) ci siamo fatti guidare da Google Maps fino al palazzo di Shinjuku – nell’area di Kabuki-cho, la stessa dove avevamo l’albergo – nel quale si trovava l’Alice in a Fantasy Book. Va detto che trovare l’entrata è stata un’avventura a sé: in Sol Levante infatti moltissimi ristoranti e servizi si trovano ai vari piani dei palazzi, così da guadagnare spazio (in Giappone quindi ricordatevi sempre di guardare – anche – verso l’alto quando camminate!), ma il nostro Alice in a Fantasy Book si trovava nel seminterrato. Dopo aver preso le scale ci siamo ritrovati in quello che sembrava il retrobottega di un negozio, così siamo risaliti e abbiamo provato con l’ascensore. Pochi secondi ed ecco apparire davanti a noi una piccola ma decoratissima stanza che fungeva da reception.
Abbiamo atteso una decina di minuti (in teoria sarebbe possibile anche prenotare, ma noi ci siamo lasciati la libertà di decidere sul posto la serata da dedicare a questo ristorante, situato a dieci minuti scarsi dall’albergo!).
Una volta aperta la porticina del ristorante siamo entrati nel mondo di Alice – con un sottofondo musicale a tema decisamente disneyano.
Una carinissima cameriera ci ha fatto sedere a un tavolino sistemato lungo la parete e ci ha portati i menù. Ci hanno anche dato tre paia di orecchie da Bianconiglio da indossare a piacere, ma solo il mio amico L. è stato tanto intrepido da metterle davvero e tenerle su per tutta la cena (stima imperitura!).
Veniamo adesso ai due aspetti fondamentali per determinare se abbiamo a che fare con un buon ristorante a tema:
🐰 L’ATMOSFERA
Il vero punto di forza dell’Alice in a Fantasy Book di Shinjuku per me è stata proprio lei: l’atmosfera, il miscuglio di sensazioni che un luogo sa regalare (o far patire) e che rimarrà giocoforza legatissimo ai ricordi che ti porterai dietro di quell’esperienza.
Alice in a Fantasy Book è un locale di media grandezza per i canoni di Tokyo, il che significa decisamente contenuto per i nostri. In questo caso però è stato un fattore positivo: nonostante diversi tavoli fossero occupati (sia da giapponesi che occidentali come noi) la cena mi ha dato una sensazione di intimità che difficilmente si può trovare in un normale ristorante a tema (chi è stato a Disneyland Paris, ma anche a Gardaland o Mirabilandia, sa di cosa parlo). Le cameriere erano vestite da Alice e Cappellaio Matto, con abiti graziosi e non troppo pacchiani, e – prevedibilmente, considerando che eravamo in Giappone – gentilissime. La nostra cameriera ha detto anche qualche frase carina in stile Maid Cafè, ma l’unico in grado di capirne qualcosa era L., che masticava già un po’ di giapponese.
È stata una delle serate più piacevoli del mio viaggio, grazie proprio all’atmosfera allegra, fantastica e serena che respiravo nel locale e al tavolino con i miei amici. Tutte le pareti, i tavoli, le sedie e le panche erano tematizzate seguendo le illustrazioni di Alice nel Paese delle Meraviglie, e le colonne sonore disneyane filodiffuse contribuivano alla magia del luogo senza strafare (il volume è perfetto, abbastanza alto da percepirle senza dover alzare però il tono della conversazione al tavolino).
🐰 IL CIBO
Diciamocelo: non si va all’Alice in a Fantasy Book per degustare prodezze culinarie. Questo però non significa che il menù proposto sia immangiabile e rovini l’esperienza!
Il menù proponeva diversi piatti, sia giapponesi che italiani e “americani”. I miei amici sono andati di cibo perlopiù giapponese (detestando però la salsina misteriosa), io ho fatto uno strappo alla regola e ordinato pollo al pomodoro e patatine speziate – affogando il tutto in un godurioso biccherone di Coca fresca. La cosa più buona erano le patatine, che non so cosa darei per ritrovare qui: non so bene quali spezie ci avessero messo, ma erano DE-LI-ZIO-SE. Ai miei amici non è dispiaciuta nemmeno la loro cena: niente di indimenticabile ma mangibilissima.
I dessert erano perlopiù biscottini e gelati decorati in modo buffo e kawaii, seguendo il tema di Alice, ma oltre a non essere economici (cosa per la quale avrei potuto fare un’eccezione, della serie se siamo ballo balliamo!), la mia passata esperienza con il gelato e i dolcissimi (ma davvero dolcissimi) dessert giapponesi mi aveva insegnato a lasciar perdere. Siamo usciti comunque sazi, divertiti e sereni, dividendo il contro per tre e ringraziando la cameriera che ci ha regalato una bustina di tè alla fragola decorata con il Bianconiglio a testa.
Insomma, consiglierei l’Alice in a Fantasy book di Shinjuku? A patto di apprezzare i ristoranti a tema, direi proprio di sì!
Vi lascio con sito (dal quale ho preso la foto della sala con Alice incoronata) e indirizzo del ristorante: 1-6-2 Kabukicho | T-wing Bldg. B2, Shinjuku 160-0021, Prefettura di Tokyo.
È da quando lo hanno aperto che ci voglio andare ma non mi decido mai e ogni volta perdo l’occasione..però è troppo carino! La prossima volta prometto di dargli una chance, mi hai incuriosita 🙂
Oh, sono contenta! Se si apprezzano questo tipo di locali e si è con le persone giuste può davvero far passare una serata carina e diversa dal solito! ^^
Deve essere stata una serata assolutamente piacevole!
Sì, davvero molto!
I giapponesi sono sempre stravaganti. Che bella idea pero. Sarà sicuramente stata un’esperienza bellissima.
Ahahah, sì, decisamente! È stata una bella esperienza e mi sono divertita molto, se dovessi mai passare da Shinjuku ti consiglio senza dubbio una cenetta qui!
Un ristorante a tema Alice è il top! Credo che mi divertirei tantissimo lì. 🙂
È stato molto divertente in effetti! Se dovessi andare in vacanza o fare un viaggio a Tokyo ti consiglio senza ombra di dubbio una cenetta da quelle parti ^^
“usavo l’idea del viaggio per rilassarmi non mentivo: mi bastava davvero pensare ai futuri giorni d’inverno in terra nipponica per sentirmi meglio.” Io mi vivo l´attesa dei viaggi ancora piu intensamente del viaggio stesso. vivo in una citta grigia e fredda e quando prenoto per le isole calde e assolate mi godo i mesi di attesa in un modo incredibile e allo stesso tempo riesco a non avvilirmi con il grigiore amburghese!
bellissimo post!
Grazie mille, davvero! Penso che l'”attessa del piacere è essa stessa piacere” sia uno dei detti in cui più mi ritrovo, perché è sul serio così, almeno per me (anzi, per noi direi)! Incrocio le dita perché la tua prossima vacanza assolata arrivi il prima possibile!
Io adoro Alice!! E avrei voluto prendere il tea in un locale come questo ma a New York, purtroppo non siamo riusciti nell’impresa… Come dici tu il cibo passa un po’ in secondo piano in questi posti… Interessante davvero.
Spero ti vada meglio la prossima volta, so bene che spesso in viaggio è difficile riuscire a fare proprio TUTTO ciò che si era segnato sulla prorpia lista! E sì, il cibo fondamentalmente in posti così – basati sull’ambientazione e l’atmosfera – basta che sia accettabile, ce ne facciamo una ragione anche neoi italiani ; )
Un motivo in più per andare a visitare il Giappone … adoro la storia di Alice nel paese delle meraviglie 😍
Allora questo ristorantino sarebbe perfetto, davvero! Spero riuscirai a partire presto ♥
Questa è una vera chicca. Alice nel paese delle meraviglie tra l’altro è uno dei miei cartoni preferiti. Potrei davvero considerare l’idea di un ristorante a tema anche perchè il Giappone è davvero il mio sogno!
Quando riuscirai ad andare (perché parlando di viaggi da sogno mi piace sempre pensare a un “quando” piuttosto che un “se” ; )) allora ti consiglio davvero di approfittarne per una cenetta qui! Oltretutto è in uno dei quartieri più comodi da raggiungere (e volendo anche per pernottare), quindi non ci si complica nemmeno troppo la vita per raggiungerlo!
Oh mio Dio. Che cosa fantastica!
Sì, è stato davvero divertente! Se si ha lo spirito giusto per questo tipo di cose può venirne fuori una cenea davvero gradevole ^^
Non sono mai stata in un ristorante a tema, ma la tua esperienza mi ha incuriosito molto!
Bisogna avere la giusta predisposizione “giocosa” (il top secondo me sarebbe prenderla come il mio amico che si è messo pure orgogliosamente le orecchie da coniglio! Anche se nemmeno io sono così ligia), ma se si entra con lo spirito giusto e il posto è gestito bene può essere davvero divertente.